Tutti i video della visita a S.M. dell’Orazione di Papa Francesco

Ecco tutti i video della visita di Papa Francesco alla Parrocchia di Santa Maria dell’Orazione, gentilmente concessi dal Centro Televisivo Vaticano.

[one_half]Parte 1: L’arrivo di Papa Francesco
[/one_half][one_half_last]Parte 2: Incontro con i malati[/one_half_last]
[one_half]Parte 3: Incontro con i bambini di Comunione, Cresima e PostCresima
[/one_half][one_half_last]Parte 4: Incontro con le comunità Neocatecumenali
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[one_half]Parte 5: Incontro con le famiglie degli ultimi battezzati
[/one_half][one_half_last]Parte 6: Incontro con i sacerdoti, seminaristi e diaconi[/one_half_last]
[one_half]Parte 7: Omelia di Papa Francesco
[/one_half][one_half_last]Parte 8: Saluti finali di Don Franco
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[one_half]Parte 9: Benedizione San Giuseppe Custode del Redentore
[/one_half][one_half_last]Parte 10: Benedizione Finale di Papa Francesco
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[one_half]Parte 11: Incontro con i parenti del Parroco e dei viceparroci
[/one_half][one_half_last]Parte 12: Saluto del Papa dalla terrazza della Parrocchia
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[one_half]Parte 13: Don Franco accompagna il Papa alla macchina
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[one_half_last]Parte 14: Servizio del CTV sulla visita del Papa nella nostra Parrocchia
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Rassegna stampa per la visita di Papa Francesco a S.M. dell’Orazione

Ecco la rassegna stampa per la visita di Papa Francesco alla parrocchia di Santa Maria dell’Orazione.

(*Per il caricamento della pagina potrebbe essere necessario qualche secondo)

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Repubblica.it

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Avvenire

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Corriere della Sera

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Famiglia cristiana

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Il Messaggero

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L’osservatore romano

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Ringraziamenti del Parroco Don Franco per la visita di Papa Francesco

Come non ringraziare prima di tutto Dio per tutto quello che ci ha donato in questo giorno stupendo.

Grazie poi a Papa Francesco per come si è donato a poveri, malati, bambini, anziani e a tutti, con una tenerezza e una generosità commovente.

Grazie al Cardinal Vallini, al nostro Vescovo di settore Guerino Di Tora, al maestro di cerimonia e al prefetto della Casa Pontificia.

Grazie alla gendarmeria, ai servizi di pubblica sicurezza, alle autorità, a tutti i volontari –  in particolare al personale medico-infermieristico ed ai volontari dell’Unitalsi per come si sono prodigati nel servizio degli ammalati – alla protezione civile e a tutti gli addetti ai lavori.

Grazie di cuore anche a tutti coloro che si sono spesi nell’organizzazione e nella preparazione dell’evento, nonchè a quelli che hanno contribuito a rendere più accogliente e festoso il quartiere.

Ci scusiamo per i disagi che possono essere stati arrecati ai residenti: d’altra parte la grandezza dell’evento lo richiedeva.

Con rammarico non abbiamo potuto accogliere tutte le richieste, soprattutto quelle dei malati, e questo per motivi di sicurezza e per la limitata capienza dei locali riservati ai malati, oltre che per l’esigenza di una attenta e servizievole cura a quelli presenti.

Speriamo quanto prima di esprimere la nostra gratitudine a Papa Francesco, andando ad un’udienza del mercoledì o ad un’angelus in Piazza San Pietro.

Grazie! Grazie a tutti!

Il Parroco

Don Franco Bagalà

Visita Papa Francesco a S.M.dell’Orazione: Discorso a giovani della parrocchia

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L’incontro di  Papa Francesco con i bambini delle comunioni e quelli del GAM, i ragazzi della cresima quelli del Post Cresima e quelli della polisportiva è stato caratterizzato da un’immensa gioia.

Fin dalle 14:00 in circa 450 tra bambini e ragazzi e alcuni genitori hanno atteso il Santo Padre.

L’attesa è stata animata dai vari gruppi che hanno preparato i presenti ripassando i canti insegnati negli incontri di preparazione, svoltisi nelle settimane precedenti.

Dopo aver visitato i malati Papa Francesco è entrato nella grande sala ed è stato accolto dal canto “Che cosa c’è di diverso questa notte”  ispirato alla tradizione ebraica della Pèsach (Pasqua Ebraica) per la trasmissione della fede ai figli.

Il Papa dopo aver salutato, benedetto bambini e scambiato “il cinque” con moltissimi di loro, si è accomodato e si è messo in ascolto di alcune domande e esperienze.

 

Caro Papa Francesco

quest’anno nei mesi di aprile e maggio 150 di noi riceveremo la prima comunione.

Ci stiamo preparando alla Pasqua e a questo giorno speciale per noi.

Con un canto vorremmo farTi tre domande per essere aiutati da Te a vivere con gioia queste due giornate, e dopo la Tua Parola vorremmo fare un altro canto che ci è stato insegnato per la Pasqua e la prima comunione.  

 

Il 22 febbraio e l’8 marzo in 73, ragazzi e ragazze, abbiamo ricevuto la cresima.

Ti chiediamo una parola sullo Spirito Santo e i suoi doni, magari con una Tua esperienza personale, per essere aiutati a vivere la nostra vita e la nostra appartenenza alla Chiesa senza vergognarci  di essere cristiani.

 

Sono Chiara,
ho 14 anni e mi ritengo molto fortunata perché sono 3 anni che ho l’opportunità di percorrere questo cammino del post cresima. Possono sembrare pochi, ma mi hanno aiutato molto in questo periodo dell’adolescenza a fare le mie scelte, a trovare la mia strada, mi ha fatto riflettere sull’amore di Dio per me.

Ho potuto sperimentare cos’è la gioia, avere l’opportunità di dire quello che penso, di parlare, di stare insieme senza essere giudicati o presi in giro. I padrini ci ascoltano e ci dicono la verità.

Ho capito che Dio mi ama così come sono, ama proprio me che invece mi faccio tanti problemi su come sono fatta e su quello che pensano gli altri di me. Sono convinta di essere nel posto giusto, di aver trovato il mio posto. Spero che questa gioia che ho e il mio amore verso Dio non finiscano, ne cambino mai.

 

Sono Iris e ho 14 anni. 

Ho cominciato a frequentare la Chiesa grazie al Post-cresima.

Inizio nel dire che io non mi sono mai accettata per il mio fisico, mi sono sempre giudicata e pensavo che il Signore avrebbe dovuto farmi diversa e per questo l’ho giudicato. Ho sempre avuto paura soprattutto del giudizio degli altri e per questa paura non volevo partecipare al campo estivo che la nostra Parrocchia organizza.

Non so come ma mi sono convinta a partecipare due anni fa per la prima volta. Lì ho trovato un ambiente diverso da quello che vedevo a scuola, a nessuno importava com’ero, anzi: mi stavano vicini, mi motivavano ad andare avanti e soprattutto mi facevano sentire amata per ciò che avevo nel cuore e non per il mio aspetto, mi sono sempre considerata brutta perché le altre erano belle, magre e con i ragazzi dietro, io invece non ero nulla di tutto quello.

Al campo estivo e al Post-cresima ho capito che Dio ha scritto una storia per me e che mi ama così come sono, grazie anche al suo immenso amore e all’amore dei miei amici ho avuto la forza di mettermi a dieta e di cambiare, sentirmi quasi una persona normale e non quella sbagliata.  

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Il Santo Padre, molto divertito,  ha anche firmato un pallone per i ragazzi della polisportiva.

 

Il Papa prendendo spunto dalle domande e dalle esperienze dei ragazzi ha tenuto, a braccio il seguente discorso:

 

“ Io ho sentito due parole che avete detto voi, avete detto tante cose belle, e quell’ultima di voi che ha parlato, che ha 15 anni, come ti chiami? l’ultima che ha parlato? “

rispondono in molti “IRIS” il Papa riprende

“Ma Iris fa la politica eh… tu farai carriera politica eh… sai muoverti eh..complimenti

Tante cose belle mi avete detto,… ma alcune cose mi sono rimaste nella testa… e vorrei dire qualcosa.

Prima chiedere la grazia di non avere vergogna: non avere vergogna della fede, non avere vergogna di venire in chiesa. Una di voi ha detto questo. E precisamente c’è lo Spirito Santo che ci dà questa grazia, di non avere vergogna di essere cristiani.

Questa è una grazia perché il diavolo viene da noi e ci dice all’orecchio: “Ma non andare in chiesa: sei uno scema, una scema che vai in chiesa!”

Il diavolo vuole che noi abbiamo vergogna di essere credenti. E noi dobbiamo pregare lo Spirito Santo per non avere vergogna. Avete capito? (tutti i bambini gridano in coro “Si”)

Faccio una domanda: voi avete vergogna oggi di essere qui? (tutti i bambini gridano in coro “No”) E domani se qualcuno vi dice: “Dove sei stato ieri?” “Sono stato in parrocchia che è venuto il Papa” “Ma che noioso quello, io ho visto un film molto bello”. Voi cosa penserete? (Un bambino grida “il Papa è molto più importante”)

Avrete vergogna? (tutti i bambini gridano in coro “No”). “Ma tu vai in chiesa, questo è per le baby sitter, è per le vecchie”. Avete vergogna? (tutti i bambini gridano in coro “No”). Chiedere allo Spirito Santo la grazia di non avere vergogna.

Il cristiano ha la faccia di fronte: il cristiano sa di dare la faccia, sempre con la faccia di fronte. Avete capito questo? (tutti i bambini gridano in coro “si”)

E questo, questo non avere vergogna, noi possiamo averlo da noi soli? (tutti i bambini gridano in coro “no”)

Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi? Di Dio, dello Spirito Santo. Per questo pregare lo Spirito Santo che ci dia la grazia di non avere vergogna, essere svergognati. Si può dire quello? Ma si si può dire, io non so se in italiano si può dire, “sin verguenza”, senza vergogna di essere cristiani, cristiani di fronte, sempre.

Chiedere questa grazia. Facciamo una piccola preghiera tutti insieme.

“Spirito Santo io ti chiedo la Grazia di non avere vergogna di essere cristiani. Dammi il coraggio di dire che sono cristiano, e che non abbia mai vergogna di questa grazia che ho ricevuto dal battesimo”.

Questa è la prima parola che ho sentito, “vergognarsi”.

Seconda parola che anche si assomiglia abbastanza: Non avere paura! E questo Gesù lo ha detto tante volte nel Vangelo. Non abbiate paura! Non abbiate paura!

Perchè il diavolo cerca di farci un cuore con paura sempre: ho paura di andare a messa, ho paura di questo, ho paura di qua. Ma il cristiano è coraggioso va avanti sempre.

Ma un’altra domanda: noi da soli possiamo fare questo? (tutti i bambini gridano in coro “no”)

Chi ci aiuta a non aver paura? Dio e lo Spirito Santo ci aiutano a non avere paura. Io sono così faccio le cose senza vergogna e senza paura. Gesù agli apostoli diceva: “Non abbiate paura, andiamo avanti”.

Perché se siamo con Gesù, lui ci difende sempre. Alcune volte Gesù si annoia di noi e ci lascia soli? Gesù ci lascia soli? (i bambini gridano in coro “no”) Non siete convinti eh? Mai ci lascia da soli. Sempre è con noi.

Dobbiamo avere vergogna? (tutti i bambini gridano in coro “no”). Dobbiamo fare peccati? (tutti i bambini gridano in coro “no”). Dobbiamo lodare Dio? (tutti i bambini gridano in coro “sì”). Dobbiamo avere paura? (tutti i bambini gridano in coro “no”). Vabbene vi siete svegliati!

Adesso chiediamo a Gesù la grazia di non avere paura:

“Caro Gesù, ti chiedo di darmi lo Spirito Santo perché mi faccia coraggioso e che mi aiuti a non avere paura. Amen“

E un consiglio: se io sento una volta che viene la vergogna, perché questo si può sentire, se io sento paura cosa devo fare? Quello che fanno i bambini quando hanno paura o quando hanno vergogna: si attaccano alla mamma!

E noi nel cammino della vita dobbiamo andare avanti con la mamma, la nostra mamma. Come si chiama la nostra madre? (tutti i bambini gridano in coro “Maria”) Sempre nella mano della Madonna andare avanti. E adesso preghiamo la Madonna tutti insieme“.

Non avere? (tutti i bambini gridano in coro “paura”). Non avere? (tutti i bambini gridano in coro “vergogna”). Con la mano di? (tutti i bambini gridano in coro “Maria”).

Ecco avanti!

 

Visita Papa Francesco a S.M.dell’Orazione: Discorso alle Comunità Neocatecumenali

Ecco il discorso di Papa Francesco alle Comunità Neocatecumenali di Santa Maria dell’Orazione a Setteville Nord – Marco Simone, in occasione della visita pastorale alla parrocchia del 16 marzo 2014:

“A me piace sentire che una persona è in cammino. Cosa vuol dire? Che non è chiusa, che non è ferma: in cammino. In cammino verso un fine determinato, cercando qualcosa. Tante volte non si sa dove arriverò ma cerco qualcosa.

Questo è successo al nostro Padre Abramo, il Signore gli ha detto: “va cammina, vai avanti dove io ti dirò”. E lui andava alla stazione del terreno a prendere il treno a tal posto. Lui ha incominciato a camminare, non sapeva dove ma si è fidato del Signore.

E queste sono le caratteristiche del cristiano: essere in cammino. Ma non solo del cristiano, di una persona onesta. Una persona che non è in cammino è perché ha qualcosa che lo fa guardare a se stesso, andare avanti e tornare sopra a sé. Una persona, diciamo una parola un po’ difficile, “autoreferenziale”, che sempre è egoista, non cammina. Ma voi sapete che quando Dio ha chiamato il nostro Padre Abramo, ha incominciato a preparare il cammino per Gesù.

Dio ha voluto salvarci nel cammino, in un popolo che cammina. In questa quaresima noi siamo un popolo che cammina verso la Pasqua.

Il Signore mai ha voluto salvarci se non camminiamo. Sempre in cammino, perché è Lui che ha fatto un popolo che cammina, ha scelto noi e nella nostra vita spirituale ci chiede sempre di andare avanti e sempre camminare.

Ci sono due pericoli e una trappola nel cammino. Il primo pericolo è fermarsi, come diceva Santa Teresa: uno va in cammino ma trova un alloggio bello, una bella villa, affitto una casa e rimango qui tutta la vita. E mi fermo. E alle cose ferme succede quello che succede alle acque dei piccoli laghetti che non hanno corrente. Cosa succede? Si corrompono queste acque. La persona ferma si corrompe perche non fa la vocazione di camminare. Questo è il primo.

Seconda difficoltà, secondo errore è non andare per il cammino giusto, sbagliare la strada. Questo è un peccato. Sbagliamo la strada e abbiamo bisogno di, primo accorgerci che abbiamo peccato, che abbiamo sbagliato strada, e poi chiedere perdono e il Signore, come pecorella smarrita, ci prende e ci porta e ti mette con tutti per continuare a camminare. Questi sono i due pericoli: fermarsi e sbagliare strada.

E poi la trappola: non camminare ma fare turismo. Cosa significa questo? Sono quelli che non camminano, “andano”. “Andano” nella vita. Vanno, vengono. Non so, come si dice in italiano. Ma invece di essere camminanti sono erranti, passeggiano. Qual è la caratteristica di questi? Che non hanno direzione. Lo prende questo e lo porta di qua, prende questo e lo porta di là. Questa è la trappola: “Io cammino”! No tu non cammini, tu giri.

Chiediamo al Signore di essere sempre in cammino, come anche ha incominciato nella storia della salvezza a camminare il nostro Padre Abramo. Nella messa di domani ci sarà questa lettura tanto bella, quando ha incominciato a camminare il nostro padre Abramo.

Essere in cammino. E lui ci difenda: ci difenda di fermarci, ci difenda di sbagliare strada e ci difenda nella trappola, che è il più peggio, di girare, girare, girare, dell’andare senza camminare. E ci da questa grazia gli uni per gli altri.

Grazie tante per quello che fate e avanti eh!”[divider]

Il discorso di Papa Francesco è stato preceduto da una presentazione delle comunità neocatecumenali da parte del Parroco Don Franco Bagalà. Ecco le sue parole:

“Sono Francesco pure io. Queste sono le comunità neocatecumenali. Penso che Lei sa che uno dei frutti più belli del Concilio è proprio questo, riscoprire il proprio battesimo. Un itinerario che ci aiuta a riscoprire le ricchezze della vita divina che è stata riversata in noi per mezzo dello Spirito Santo.

Io ho 57 anni, sono venuto a Roma, ho conosciuto il cammino. Lo conoscevo già perché mia sorella era nella prima comunità d’Italia delle comunità neocatecumenali, e sono venuto per fare il cammino e per studiare teologia, ho fatto tutto alla Gregoriana.

Il cammino io l’ho finito nel ’97: l’ho concluso con la mia comunità dei Martiri Canadesi. Diciamo quello che posso dire personalmente è che mi ha dato un aiuto a diventare io persona, sentirmi amato, scoprire la mia vocazione personale e battesimale ma anche ad essere aiutato alla vocazione di essere presbitero. Sono uno dei primi 12 del Redemptoris Mater, missionario: siamo in missione pure qua, combattendo!

Qui c’è un ragazzo che partirà per la Cina, può venire qua Mattia. Ecco gli dia una benedizione (Il ragazzo si avvicina al Papa che dopo averlo benedetto gli dice: “Mi ricordo di te”. Mattia, che si è alzato per l’itineranza e destinato alla evangelizzazione della Cina, era stato infatti inviato proprio dal Papa il giorno 1 febbraio all’incontro nella Sala Nervi con gli iniziatori del Cammino Neocatecumenale e i fratelli che si sono alzati per partire in missione).

C’è un cammino da fare per scoprire dove stiamo noi, in fondo (il parroco indica lo striscione con la sintesi delle tappe del Cammino Neocatecumenale). Allora vede l’annuncio del Kerygma è la buona notizia che a noi ci dà una garanzia – io l’ho provata – di sapere che Gesù Cristo ha dato la sua vita, il sangue, per me, che ha perdonato i miei peccati, che mi vuole bene. Ecco allora c’è una prima fase, quella kerygmatica dell’annuncio, poi il pre-catecumenato, il catecumenato e l’elezione.

Noi abbiamo qui 6 comunità. Qui siamo sui 200, tutte le comunità saremo sui 319. Non sono qui tanti, perché sono come il lievito: nella massa. Quello che ha visto già non ci sarebbe senza il loro aiuto.

Le tappe sono: la 1° comunità neocatecumenale ha finito il cammino nel 2002, adesso continuano la vita cristiana, e sono aperti alla missione, ecco ad offrire se stessi per il vangelo. La 2° comunità è al Padre Nostro. La 3° comunità è alla Traditio. In queste tappe ognuno si dona alla Chiesa per il servizio della pastorale di mediazione e vanno per le case, per 3 anni nella Traditio. Poi fanno la Redditio pubblica – e l’hanno fatta. Poi noi abbiamo la 4° comunità, che ha fatto il 2° scrutinio, dove si aiutano ad una rinuncia seria agli idoli per appoggiarsi in Gesù Cristo, lasciare che Gesù Cristo dona un’alleanza. Poi ci sono due comunità al precatecumenato, che è la fase iniziale: una ha fatto il primo scrutinio, faranno presto lo Shemà, dove si darà una parola: “Ascolta: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno”. Poi stiamo facendo catechesi, ci sono i fratelli dell’ultima comunità.

Poi ci sono il mio catechista, che mi sono permesso di invitare, i catechisti della parrocchia e ci sono i fratelli. Io direi che questo è “un ospedale da campo”, come dice Lei. Ecco qui c’è pure il laboratorio della Fede.

Chi eravate lontani dalla chiesa prima di conoscere il Cammino? (Il Parroco chiede all’assemblea. La grande maggioranza dei presenti alza la mano).

Penso che ci dà una parola, Padre, di incoraggiamento. Grazie! Grazie!”

Ecco il video dell’incontro:

Inviateci Foto e Video della visita di Papa Francesco

Inviate le vostre foto e i vostri video della visita a Santa Maria dell’Orazione di Papa Francesco.

Vi ricordiamo che la dimensione massima utilizzando il form qui sotto è di 2 MB per ogni invio.

Se avete tante fotografie o un file video di grandi dimensioni (superiori di 2 MB) vi invitiamo ad usare i servizi gratuiti di archivio online con dropbox (www.dropbox.com), youtube (www.youtube.com), mega (https://mega.co.nz) e di inviarci il link alla mail info@santamariaorazione.it.

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Intervista di Radio Vaticana a Don Franco sulla visita di Papa Francesco

Ecco l’intervista di Federico Piana, giornalista di Radio Vaticana, al parroco di Santa Maria dell’Orazione don Francesco Bagalà, sulla visita di Papa Francesco alla parrocchia.

Clicca play per ascoltare l’intervista:

Queste le parole del Parroco:

Come si è preparata la comunità alla visita di Papa Francesco?

“Innanzitutto nella preghiera, in modo particolare con i ragazzi di Comunione e Cresima, centrata sul Mistero pasquale. 150 dei nostri ragazzi riceveranno la Prima Comunione dopo Pasqua ed in questa occasione chiederemo al Papa che ci aiuti per questo splendido giorno della Pasqua e della Prima Comunione. I ragazzi delle Cresime hanno fatto i ritiri – divisi in due gruppi, per un totale di 73 ragazzi – ed anche loro chiederanno al Papa un aiuto, una parola sullo Spirito Santo ed i suoi doni; magari l’esperienza dello stesso Papa Francesco. Con gli anziani abbiamo fatto l’unzione degli infermi; con i giovani ci siamo interrogati su quello che Gesù dice ai discepoli: “Voi chi dite che io sia?”. Ecco, perché attendiamo un incontro personale con Gesù Cristo: il Santo Padre verrà qui e siamo coscienti che ci visiterà anche il Signore”.

Che frutti spirituali si aspetta che scaturiscano da questa visita di Papa Francesco?

“La gioia dell’ascoltare il “kerigma”: l’annuncio che Gesù Cristo ha dato la sua vita per noi, che ha perdonato i nostri peccati. Dio è misericordia, Dio è amore. Vedere anche come l’uomo oggi ha bisogno di tornare a Dio con fiducia e di riscoprire il proprio Battesimo; la chiamata ad essere Santi, immacolati nell’amore. Essere, come dice anche Papa Francesco, “Chiesa in uscita”. E poi non solo la gioia di riscoprire le ricchezze del nostro Battesimo e della vita cristiana ma trovare l’amore di Dio anche nella sofferenza. Credo che non ci sia riforma più grande che riscoprire il proprio Battesimo, essere immersi nel Mistero pasquale e rinascere a vita nuova. Il Papa verrà nel giorno in cui il Vangelo è la Trasfigurazione: Pietro era presente sul monte Tabor e sarà qui in mezzo a noi per portarci a Gerusalemme dove Gesù muore, risorge, ascende al cielo e distribuisce doni; lo Spirito Santo per primo. Confidiamo in questo dono immenso dello Spirito Santo e della vita nuova in Cristo”.

Possiamo raccontare che parrocchia è Santa Maria dell’Orazione a Guidonia e poi anche il contesto sociale, di quartiere dove si inserisce questa parrocchia?

Questa è una parrocchia di periferia di Roma ed anche di Guidonia. Qui, mancano i servizi sociali ed inoltre scuole, servizi, piazze… La popolazione è giovane: la giornata tipo di chi si è trasferito qui in periferia da Roma inizia alle sei circa per andare a lavorare e si torna per le otto. E’ un quartiere dormitorio. È chiaro il disagio di non avere una scuola: noi copriamo le scuole di tutto il circondario e questa è una carenza ma speriamo che arrivi presto.

Fonte: Radio Vaticana

Avviso per i ragazzi della parrocchia: coreografia per Papa Francesco

E’ stato deciso, d’accordo con il Parroco don Franco Bagalà, di far preparare ai ragazzi che parteciperanno all’incontro con Papa Francesco di domani, Domenica 16 marzo, una coreografia per rendere più calorosa e gioiosa possibile l’accoglienza al Pontefice.

Tutti i ragazzi della parrocchia (comunioni, postcresima, GAM, polisportiva, catechismo del martedì) sono quindi invitati a realizzare dei pon pon, di colore giallo e bianco.

Realizzarli è davvero semplice e veloce.

Ecco alcuni siti utili dove sono illustrate le istruzioni per prepararli:

http://it.wikihow.com/Realizzare-dei-Pon-Pon-da-Cheerleader

http://www.stellegemelle.com/2014/02/pom-pom-fai-da-te-con-la-carta-crespa.html

http://www.cosepercrescere.it/pon-pon-per-una-pon-pon-girl/

Visita Papa Francesco: Orari e Istruzioni per l’accesso dei bambini

1. L’accesso alla Chiesa sarà consentito, dalla Gendarmeria Vaticana, a partire dalle ore 14:00/14:30.

2. Alle ore 13:30 i bambini, accompagnati dai loro genitori, devono trovarsi al punto di raccolta presso Via Pisoniano, dove saranno riconosciuti dal servizio d’ordine e, successivamente, indirizzati a piedi, insieme ai genitori, verso la Chiesa in gruppi omogenei.

3. All’apertura del cancello, i bambini che hanno il Pass saranno condotti nella sala a loro riservata; i genitori potranno invece prendere posto nel piazzale della Parrocchia.

4. Sarà offerta ai bambini una merendina e dell’acqua. I genitori di bambini con particolari allergie o intolleranze alimentari, dovranno provvedere personalmente alla merenda per i propri figli.

5. Terminato l’incontro, si raccomanda ai genitori di recarsi di fronte al salone dove si trovano i bambini, ma di non accalcarsi davanti agli ingressi per facilitarne l’uscita e permettere un deflusso ordinato e tranquillo.

14 marzo: Nuovi Aggiornamenti per la visita di Papa Francesco

In occasione dell’incontro pastorale di Papa Francesco vi segnaliamo una serie di informazioni molto importanti:

1. Bambini e ragazzi del catechismo

– In merito ai PASS, che permetteranno l’accesso alla parrocchia per i ragazzi del catechismo in occasione della visita pastorale di Papa Francesco, saranno consegnati personalmente dai catechisti del catechismo ai loro genitori in parrocchia questo Sabato 15 marzo alle ore 16.

– Nel caso in cui un genitore avesse problemi di lavoro vi preghiamo di organizzarvi affinchè altri vengano a prendere i vostri PASS presentando una vostra delega.

– Per i bambini e ragazzi che parteciperanno metteremo a disposizione all’interno della sala acqua e merendine ma raccomandiamo i genitori di allergici o intolleranti di provvedere personalmente ad una merenda considerando che i ragazzi staranno nel salone diverse ore.

2. Viabilità

Gli unici mezzi che poteranno circolare saranno quelli già segnalati alle autorità di competenza e muniti di apposito PASS d’accesso alla zona pedonale (non potranno circolare neanche i mezzi muniti di permesso disabili se non autorizzato).

3. Area malati

Ci rincresce molto non poter accogliere altri malati all’interno della struttura parrocchiale ma, per motivi di sicurezza, lo spazio dedicato a loro risulta già esaurito.

Altri aggiornamenti saranno comunicati non appena se ne avrà conoscenza.

Grazie